Caro-Petrolio/Caro-Vita

quindi in Italia tutti paghiamo sempre di piu... ke era bella la Spagna

Petrolio, nuovo record sopra i 115 dollari

La corsa del petrolio è senza fine: sfonda i 115 dollari (115,07 al barile a New York). E trascina con sé materie prime essenziali non solo all'industria, come rame, oro e argento, ma anche ai consumatori come il riso, che come il greggio oggi ha bruciato nuovamente tutti i record, e il caffé.

Benzina, è ancora nuovo record
La verde sfonda quota 1,4 euro al litro

Il petrolio continua a macinare nuovi record, con il barile che ha ormai superato anche la soglia dei 115 dollari, e i listini dei carburanti spiccano letteralmente il volo. La benzina ha sfondato quota 1,40 euro al litro. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia la verde registra, nei distributori della Shell, un rincaro di 0,004 euro al litro che ha spinto i prezzi di vendita consigliati ai gestori a quota 1,402 euro.



Numeri da capogiro, ma che sarebbero ancora più elevati se non ci fosse lo sconto fiscale sui prezzi al consumo scattato nelle ultime settimane, pari a 2 cent al litro. Senza questa riduzione, infatti, il prezzo della verde passerebbe a 1,422 euro, record di tutti i tempi. C'è da dire, tuttavia, che lo sconto, scattato in base all'applicazione di una norma della finanziaria, salvo nuovi interventi, rimarrà in vigore solo fino al 30 aprile.

E una raffica di rincari si registra anche per il diesel che è ormai ad un passo dal prezzo della benzina: il divario tra i costi dei due carburanti si è ridotto infatti, nei distributori di alcuni marchi, a circa 1 centesimo al litro.

Tornando ai rialzi scattati sul gasolio, c'è da segnalare l'aumento negli impianti Agip che da registrano un +2,2 centesimi al litro a quota 1,389 euro (1,398 il prezzo invece, invariato, della verde). E, ancora, un aumento di 1 centesimo è scattato alla Total (a 1,379 euro) mentre Shell e Esso hanno rimesso mano ai listini con in rialzo di 0,002 euro a 1,371 euro al litro.

Ecco una tabella che mostra - in base alle rilevazioni di Quotidiano Energia - i livelli dei listini delle compagnie e le variazioni rispetto a ieri (dati espressi in euro al litro):



COMPAGNIA BENZINA GASOLIO
=============================================================
AGIP 1,389 1,389 (+0,022)
API 1,398 1,369
ERG 1,397 1,369
ESSO 1,398 1,371 (+0,002)
IP 1,398 1,369
Q8 1,393 1,364
SHELL 1,402 (+0,004) 1,371 (+0,002)
TAMOIL 1,398 1,369
TOTAL 1,398 1,379 (+0,010)

sempre e solo aumenti...ma quando si parlera di sconti...

io ho l'impressione che entro poco la benzina arriverà a 1.50...il che significa che per avere 10 litri devi mettere 20 €...

e si ke camminero con la bike...

forza torniamo indietro coi tempi...usiamo le carrozze...

no no megli la bike nu sceccu custa.... a vero io ho te come scecco

Gli italiani costretti a tirare la cinghia


Franco Pustorino
Per gli italiani sono prossimi a tornare i tempi bui – bui in tutti i sensi, quelli degli anni Settanta quando si viaggiava a targhe alterne, la domenica si andava a piedi e la illuminazione delle insegne era ridotta al minimo indispensabile. Chi pensava che quella stagione costituisse il triste ricordo di un passato, come dire remoto, si sbagliava. Ora è ancor peggio.
Il costo di un barile di petrolio continua a schizzare verso l'alto a un ritmo vertiginoso e non è facile prevedere se e quando si fermerà. E intanto gli italiani hanno riposto l'auto in rimessa, hanno rinunziato alle gite domenicali fuori porta, ai viaggi per le vacanze e a tanto altro ancora. Ovviamente il costo astronomico della benzina ha notevolmente rallentato il ritmo di vendita delle auto ed è destinato a produrre cassa integrazione per la Fiat e per l'indotto.
Siamo arrivati al punto che è in corso una campagna pubblicitaria che ci invita a spegnere la tenue lucina del televisore e quella tenue della radiosveglia per risparmiare quantità chiaramente assai modeste di energia elettrica. E se siamo arrivati a questo, vuol dire che la situazione italiana è molto grave. Al crescente costo della vita, all'incombente e non tanto lontano pericolo di una grave recessione per la mancata crescita economica e il ristagno dei consumi, si sono aggiunti il caro petrolio e quindi il caro benzina e il caro energia.
Certo gli italiani, politici, però, esclusi, saranno costretti a stringere ancora di più la cintola ma la cintura sta diventando tanto corta da non potere essere ancora molto ridotta.
In tutto questo allarmante caos economico c'è, però, e bisogna sottolinearlo, un dato positivo che è quello costituito dal notevole incremento dell'uso del treno. Riposta l'auto in garage in attesa di tempi migliori, i pendolari, i vacanzieri hanno riscoperto il fascino di viaggiare in treno.
Il problema è, però, che i treni funzionano poco e male; sono notevoli i ritardi, è notevole il rischio di rapine notturne, è vistosamente carente il servizio di manutenzione e di pulizia.
Questo è il momento per rendere il viaggio in treno più confortevole e quindi più appetibile con rilevante vantaggio sia per gli utenti che per le Ferrovie dello Stato.
Ma i vertici di Trenitalia vorranno affrontare e risolvere in tempi brevi tutti i problemi che fin'oggi hanno scoraggiato i viaggi in treno? Questo è un difficile punto di domanda che attende una pronta ed esauriente risposta.

gazzettadelsud

PETROLIO: SFONDA QUOTA 117 DOLLARI, NUOVO RECORD A 117,05
ROMA - Il petrolio sfonda anche quota 117 dollari e raggiunge il nuovo record a 117,05 dollari al barile sul mercato elettronico after hours di New York. A Londra il Brent segna il nuovo massimo a 114,65 dollari. Oro in rialzo sui mercati asiatici. Il metallo prezioso è scambiato a 922,49 dollari l'oncia (+0,6%). L'euro oscilla intorno a quota 1,58 dollari nei primi scambi della mattinata. L'importanza del dialogo nel mercato energetico fra Paesi produttori e consumatori è stato sottolineato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Per il premier Romano Prodi ogni aumento di 10 dollari del prezzo del barile di petrolio ha una ripercussione sull'economia mondiale pari a 500 miliardi di dollari.

bhe ragazzi ormai mi sembra anke inutile scrivere questi aggiornamenti ke sono tutti gli stessi,e sempre negativi... ormai aspettiamo a scrivere quando qualcosa cambia del tutto...

giusto canto87 a noi non cambia niente

beh io aggiorno per far vedere che per noi va sempre peggio...

ultraleo ha scritto:

beh io aggiorno per far vedere che per noi va sempre peggio...

lo so senza dubbio socio...pero capisci cio ke intendo dire...

il petrolio continua a salire...notizia di pochi minuti fa : il petrolio supera i 118$ al barile...

ora parlo direttamente io...bisogna trovare una soluzione...boicottiamo i rifornimenti...non se ne può più...

soprattutto tutti questi aumenti peggiorano la situazione nei paesi del terzo mondo...e non è giusto che paesi che già non hanno nulla debbono continuare ad avere meno ancora....

ecco questo si ke è un bel discorso..ecco leo cosa volevo dire prima... basta dicendo sempre le stesse cose...ma facciamo qualcosa...

Gb, oleodotto chiuso per sciopero
E' già panico tra gli automobilisti
A causa di uno sciopero proclamato fino a lunedì in una raffineria scozzese, un oleodotto del Mare del Nord che garantisce normalmente il 40% del fabbisogno britannico di petrolio e gas è stato chiuso. Lo stop potrebbe creare problemi di approvvigionamento alle pompe di benzina: la stampa britannica aveva segnalato nei giorni scorsi una sorta di ondata di panico tra gli automobilisti.

Lo sciopero è stato proclamato dal personale della raffineria di Grangemouth, la terza più grande del Paese, situata nei pressi di Edimburgo, in Scozia. La sospensione delle attività potrebbe costare 50 milioni di sterline (63 milioni di euro) al giorno di produzione persa, stando ai calcoli dell'Industry body Oil and Gas UK, l'associazione che riunisce tutte le aziende britanniche attive nel settore.

I 1.200 dipendenti della raffineria di Grangemouth protestano oggi e domani per chiedere un migliore trattamento pensionistico.

www.tgcom.it

Benzina, scade sconto fiscale
Da giovedì costerà 2 centesimi in piùNuovo allarme prezzi per benzina e gasolio: dopo i record raggiunti negli ultimi giorni, da giovedì 1 maggio, infatti, è in arrivo anche un nuovo aumento, pari a 2 centesimi al litro, che spingerà verde e diesel su nuovi primati. Scade infatti mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal governo in applicazione della Finanziaria 2008. La misura, però, potrebbe essere estesa al prossimo trimestre.


La Finanziaria prevede la possibilità di emanare - ogni tre mesi - un provvedimento che, attraverso un meccanismo sulle medie delle quotazioni del greggio, riduce l'impatto del caro-carburanti assorbendo con l'accisa il maggior gettito iva derivante dal rialzo della materia prima.

Un meccanismo che il governo ha messo in atto a marzo attraverso un provvedimento che di fatto ha prodotto un calo dei prezzi al consumo di 2 centesimi al litro. Il provvedimento però è previsto che rimanga in vigore solo fino al 30 aprile.

Dopo questa data gli uffici dei ministeri di Economia e Sviluppo economico dovrebbero rifare i conti, sulla base delle medie delle quotazioni del greggio negli ultimi mesi e lo scostamento con il "tetto" indicato nel Dpef (71 dollari al barile), e decidere se ed in che misura rivedere lo sconto fiscale.

Una tempistica che però dovrebbe coincidere con l'insediamento del nuovo governo e che rischia quindi di far slittare eventuali nuovi interventi.

Per la scampagnata del primo maggio gli italiani rischiano così di dover metter in conto oltre 12 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all'anno scorso. E una spesa di quasi 7 euro in più per un rifornimento completo di benzina di un'auto di medio-alta cilindrata.

bhe io non è ke ho visto tutta sta differenza... sempre lo stoesso m'ha consumato...

Il petrolio supera i 120 dollari
Timori sui rifornimenti dalla Nigeria
Il petrolio supera anche la soglia dei 120 dollari al barile, raggiungendo sul mercato di New York quota 120,21. Si tratta del nuovo picco record per l'oro nero. A riaccendere le quotazioni sono stati i timori legati a una riduzione delle forniture di greggio dalla Nigeria in seguito agli attacchi subiti da alcuni impianti del Paese, il maggior produttore del continente africano.

Benzina: Scajola convoca petrolieri
Prezzi in Italia più alti che in Ue
Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha convocato i petrolieri per oggi alle 18. La riunione serve a esaminare l'andamento dei prezzi della benzina, visto il forte divario con le medie europee. "Sulla base dei dati rilevati dall'Unione Petrolifera e dall'Osservatorio Prezzi - ha spiegato in una nota Palazzo Chigi - lo stacco tra la media dei prezzi tra Ue e Italia ha raggiunto il picco più alto dall'inizio del 2008".


Solo nel corso dell'ultima settimana, ha spiegato l'Up in una nota, "i prezzi dei prodotti petroliferi a livello internazionale sono aumentati di 3,3 centesimi al litro, mentre per il gasolio si sono attestati addirittura a 6,4 centesimi euro". "Nello stesso periodo - ribadiscono ancora i petrolieri - il prezzo industriale italiano, al netto delle tasse per la benzina si è invece apprezzato di 2,3 centesimi e per il gasolio di 2,9 centesimi".

Molto più veloce la corsa della benzina, che in Italia, negli ultimi sette giorni, è aumentata di 4,6 centesimi e mentre il gasolio di 5 centesimi rispetto alla media europea. "Il dato medio della differenza rispetto alla media dall'inizio dell'anno per la benzina risulta comunque - concludono i petrolieri - pari a 3,2 centesimi al litro e per il gasolio pari a 4 centesimi".

L'ARABIA SAUDITA AUMENTA LA PRODUZIONE DI GREGGIO
E mentre il dialogo tra ministero e petrolieri sembra aprire scenari positivi per le tasche dei consumatori, buone notizie arrivano anche dall'Arabia Saudita. Il principale produttore Opec ha aumentato la produzione di 300 mila barili al giorno dal 10 maggio scorso per rispondere alla domanda crescente dei consumatori e compensare la riduzione dell'output da parte di altri produttori. Ad annunciarlo è stato il ministro del petrolio saudita, Ali al-Naimi, precisando che a giugno la produzione raggiungerà i 9,45 milioni di barili. Al-Naimi ha sottolineato poi che i fondamentali di mercato sono solidi e che i prezzi record del greggio sono dovuti alle tensioni politiche, alla debolezza del dollaro e alle speculazioni.

oggi Gasolio e Benzina erano allo stesso prezzo...
Benzina 1,475 Gasolio 1,272 ,questo Agip
IP invece 1,468 per tutti e 2...da non credere...

alla Q8 costa 1,499 sia benzina che gasolio.
all'agip 1,478 per entrambe...

e il petrolio sale oltre i 127 dollari a barile

Con il prezzo del petrolio a 127 dollari

Sulle famiglie graverà una "stangata" di quasi duemila euro


ROMACon il prezzo del petrolio a 127 dollari al barile, aumenta il "peso" della stangata che gli italiani dovranno sopportare entro la fine del 2008. Secondo le ultime stime di Adusbef e Federconsumatori, aggiornate appunto ai nuovi record del greggio, per fine anno il portafoglio delle famiglie sarà infatti più leggero di circa 1.900 euro e l'inflazione reale sarà arrivata al 5,9%.
Ad incidere di più, in valori assoluti, saranno i rincari della voce energia, che le associazioni di tutela dei consumatori stimano in circa 660 euro: 205 per luce e gas, circa 280 per i carburanti (frutto di una media dei rialzi di benzina e gasolio) e 175 per il riscaldamento. A seguire, il "capitolo" alimentari-bevande, per cui si prevede un aggravio di spesa oscilante fra i 485 e i 490 euro. Le spese per servizi bancari e assicurativi incideranno, rispettivamente, per ulteriori 40 e 55 euro, mentre per i trasporti (ferrovie, autostrade e trasporto pubblico locale) si prospetta un aggravio complessivo nell' ordine degli 80-90 euro. Per la nettezza urbana si spenderanno mediamente 35 euro in più, in salita di circa 25 euro la spesa per l'acqua e infine, con l'imminente stagione balneare, anche quella per sdraio, ombrelloni e cabine, per un totale di circa 50 euro in più rispetto al 2007. Il tutto per un totale di 1.445 euro, cui però Adusbef e Federconsumatori sommano i cosiddetti costi indiretti, pari a 430 euro, che incideranno nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo. Nello specifico si tratta dei costi di trasporto delle merci (90 euro annui); dell'aumento del costo della materia prima ricavata dal petrolio che le industrie utilizzano per la trasformazione chimica e per l'ottenimento di plastiche, vernici, detersivi, etc. (attorno a 180 euro), e i costi energetici per le trasformazioni industriali (160 euro). Ecco allora che i totale della "stangata" arriva a 1.875 euro.
Uniche voci positive – nelle stime delle associazioni dei consumatori – quelle legate alla spesa per le tlc (circa -20 euro all'anno) e per i farmaci da banco (-18% circa, pari ad un risparmio di 20-25 euro a famiglia).