Mafia : ancora arresti

(ANSA) - PALERMO, 3 MAR - Tre persone sono state arrestate con l'accusa di aver favorito la latitanza di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, presi lo scorso novembre.Tra queste, una famiglia che avrebbe reso disponibili ai latitanti i loro ultimi nascondigli. Nel ricostruire le varie fasi della loro latitanza, gli investigatori hanno anche fatto luce su un omicidio che ha portato gli assassini a sciogliere il cadavere nell'acido.

intanto qualche giorno fa Riina Junior è stato scarcerato...

per il figlio di riina l'ho scritto nel topic del padre...

okkkk

Commercianti Sicilia:paghiamo pizzo
La Procura fa arrestare 21 persone
Scandalo pizzo in Sicilia. Alcune vittime delle estorsioni hanno ammesso di aver subito estorsioni e la procura ha disposto il fermo per 21 persone accusate di essere gli esattori del racket di Cosa nostra. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra mobile. Le indagini hanno riguardato l'esame incrociato dei "pizzini" trovati nel covo dei latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo in occasione della loro cattura del 5 novembre scorso.

Decisivo per le indagini il contributo dei collaboratori di giustizia e di alcuni imprenditori e commercianti palermitani stanchi di subire i taglieggiamenti da parte di affiliati alle cosche mafiose. Gli inquirenti hanno anche fatto luce su chi ha pianificato, organizzato ed eseguito l'attentato incendiario che lo scorso luglio ha distrutto l'attivita' commerciale dell'imprenditore Rodolfo Guajana a Palermo. L'inchiesta è coordinata dal pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo.

be ma non mi sembra uno scandolo... è una cosa quasi comune...

Mafia: avvocatessa arrestata per favoreggiamento latitante
Altri due arresti per favori a boss Giuseppe Falsone

(ANSA) - AGRIGENTO, 8 APR - La polizia di Agrigento ha arrestato a Palermo un'avvocatessa, accusata di favoreggiamento aggravato nei confronti della mafia. La donna, Gaetana Maniscalchi, detta Lucia, di 37 anni, e' dipendente dell'Ast (Azienda siciliana trasporti), dove ricopre un ruolo dirigenziale. L'arresto rientra nell'inchiesta sui favoreggiatori del boss mafioso latitante Giuseppe Falsone, ritenuto il capo di Cosa nostra ad Agrigento. Altri due arresti sono stati eseguiti a Naro.

e si esaminano tutti gli avvocati vedranno ke tutti corrotti sono...

Mafia: fuga Provenzano, a giudizio Mori e Obinu
Colonnello Riccio accuso' colleghi, impedirono blitz 1995

(ANSA)- PALERMO,14 APR-Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio per favoreggiamento aggravato il prefetto Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu. Il procedimento nacque dalle dichiarazioni del colonnello Michele Riccio che accuso' tre colleghi di avergli impedito il blitz del 31 ottobre 1995 a Mezzojuso, nel Palermitano, che avrebbe potuto portare all'arresto di Bernardo Provenzano.

Droga: sgominato clan catanese
Affiliato a cosca Santapaola, arresti a Gioia Tauro e Udine
(ANSA) - CATANIA, 19 MAG - Operazione antidroga della GdF di Catania contro il clan Santangelo-Cortese di Adrano ritenuto affiliato alla cosca Santapaola. Sono 19 finora gli arresti eseguiti tra Catania, Gioia Tauro e Udine. Tre indagati sono ancora irreperibili. Durante l'operazione sono state sequestrate 4 auto, una moto e numerosi cellulari. Le indagini, avviate nel dicembre del 2005, rappresentano un nuovo filone dell'inchiesta su una truffa a enti previdenziali culminata con l'arresto di 25 indagati.

Arrestato comandante della forestale di Militello Rosmarino
Per concussione, assieme ad altre quattro persone

(ANSA) - MESSINA, 20 MAG - I Cc arrestano per concussione Salvatore Cala' Intirotta, comandante delle guardie forestali di Militello Rosmarino nel Messinese. L'uomo avrebbe fatto pressioni su un imprenditore affinche' utilizzasse per la realizzazione di un acquedotto, i materiali di una ditta a lui vicina. Oltre al sottufficiale sono stati arrestate altre 4 persone (Nunzio Zaiti, Roberto Castrovinci, Carmelo Giovanni Barba, Vincenzo Armeni) accusate di estorsione e associazione mafiosa.

Venti chili di cocaina sono stati sequestrati a Catania dalla polizia, che nel corso dell'operazione ha arrestato sette persone. Tre di queste, secondo quanto si e' appreso, sono di Napoli. Assieme alla grossa partita di droga, sono state sequestrate anche armi. I particolari saranno illustrati in una conferenza stampa che si terra' alle 10 in Procura. Quattro degli arrestati sono catanesi ritenuti affiliati alla cosca capeggiata dal boss detenuto Salvatore Cappello. I tre napoletani erano arrivati in Sicilia a bordo die auto uguali, due Peugeot 307 grige, per tentare cosi' di confondere gli investigatori nel caso questi fossero a conoscenza della spedizione della partita di droga. La polizia sarebbe sulle tracce di un'ottava persona: il cassiere dei siciliani che potrebbe essere andato in trasferta in Campania per pagare la cocaina subito dopo la sua consegna in Sicilia. Non e' escluso anche che il 'cassiere' solo casualmente non fosse presente al momento del blitz, scattato in una villetta nella localita' balneare di Vaccarizzo poco distante da Catania. Sotterrati nel terreno della villa, gli investigatori hanno trovato un fucile, quattro pistole e diverse decine di munizioni. Sequestrati anche una falsa bomba a mano e una spoletta, 'attrezzi' solitamente utilizzati da rapinatori per gli assalti ai furgoni portavalori. (AGI) - Catania, 15 ott. -

17/10/2008 13:40 - www.tempostretto.it

Sequestro record della Dia in provincia di Messina

Duro colpo alla mafia dei Nebrodi

Più di 100 uomini della Dia di Messina e Catania, con l'ausilio della Direzione di Reggio Calabria, sono stati impegnati nell'operazione "Malaricotta", che ha portato, nella giornata di oggi, al sequestro di beni per un valore di oltre duecento milioni di euro.

Il patrimonio sarebbe riconducibile a Mario Giuseppe Scinardo, 43 anni, originario di Capizzi, imputato di associazione mafiosa e sospettato di fare parte della cosca Rampulla di Mistretta.

Tra i beni società e ditte individuali con volumi di affari plurimilionari, più di 250 immobili - terreni, appartamenti, ville e locali commerciali - aziende agrituristiche e vinicole, circa 90 fra camion, escavatori, trattori, mezzi agricoli e vetture di grossa cilindrata.

I particolari dell'operazione - coordinata dalle Dda di Catania e Messina - saranno resi noti, alle 10.30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nei locali della Procura di Catania.

MAFIA: ASSOLTO CALOGERO MANNINO

I giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo hanno assolto l'ex ministro democristiano Calogero Mannino, attuale senatore dell'Udc. Condannato invece il Comune di Palermo a pagare le spese del giudizio che si era presentato quale parte civile al processo. Alla lettura della sentenza l'imputato non c'era; presente, invece, il figlio Salvatore. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua e composto dai consiglieri Salvatore Barresi e Flora Randazzo, era entrato in camera di consiglio intorno alle 10.30. Nei confronti di Mannino, che rispondeva di concorso in associazione mafiosa, il sostituto procuratore generale Vittorio Teresi aveva chiesto la condanna a 8 anni, proponendo ai giudici l'assoluzione per i fatti commessi fino al 1981. I difensori, gli avvocati Salvo Riela e Grazia Volo, avevano chiesto invece l'assoluzione completa. Mannino fu assolto in primo grado, il 5 luglio 2001, condannato in appello a 5 anni e 4 mesi (l'11 maggio 2004) e la Cassazione, il 12 luglio 2005, annullo' con rinvio la sentenza. La decisione fu adottata dalle sezioni unite e il provvedimento e' diventato una pietra miliare nella valutazione del "concorso esterno". "Finalmente c'e' stata giustizia. La sentenza era una buona sentenza, ingiustamente e pesantemente criticata dalla procura generale, ma che la Cassazione ha dimostrato di avere apprezzato e valorizzato". Lo ha detto l'avvocato Salvo Riela dopo l'assoluzione del suo assistito, Calogero Mannino, che ha atteso a casa il responso dei giudici della Corte d'Appello di Palermo. Per l'altro difensore, Grazia Volo, "vengono restituiti onore e vigore alla sentenza del tribunale che aveva affondato il processo".(AGI) - Palermo, 22 ott. -

ancora razza Lo Piccolo...e quantu su