Caro-Petrolio/Caro-Vita

Benzina : 1,488
Gasolio : 1,488


Benzina : 1,489
Gasolio : 1,489


Benzina : 1,489
Gasolio : 1,487


Benzina : 1,491
Gasolio : 1,489


Benzina : 1,489
Gasolio : 1,489


Benzina : 1,499
Gasolio : 1,499


Benzina : 1,489
Gasolio : 1,488


Benzina : 1,491
Gasolio : 1,489


Benzina : 1,488
Gasolio : 1,483

da non credere.... è da rabbrividire tutto cio...

Gli autotrasportatori di prodotti petroliferi sono scesi in campo minacciando un blocco a causa della vertiginosa salita dei costi

La benzina arriva a un soffio da quota 1,50
Non accenna a fermarsi la corsa del greggio. Ieri nuovo record a 129,60 dollari


La corsa del greggio non accenna a fermarsi e continua a trascinare con sè i prezzi dei carburanti, spinti anche ieri a nuovi livelli record.
Con gli aumenti scattati ieri, la verde è ormai a un soffio da quota 1,50 euro al litro. Sui massimi anche il diesel. E gli autotrasportatori di prodotti petroliferi sono sul piede di guerra e minacciano il blocco. Alla base di questa spirale di rialzi, la corsa dell'oro nero, che ormai spinge il barile verso i 130 dollari e ieri ha fatto segnare un nuovo massimo, raggiungendo un picco di 129,60 dollari a New York.
Record anche per il Brent, che a Londra è salito fino a 127,90 dollari. La debolezza del biglietto verde e l'intenzione dell'Opec di non aumentare la produzione spiegano, almeno in parte, il rialzo.
Ormai c'è chi è pronto a scommettere che l'oro nero infrangerà anche quota 150 dollari al barile. È l'ipotesi avanzata dal miliardario americano Boone Pickens, attualmente alla guida della BP Capital, hedge fund con sede a Dallas, e alle spalle una leggendaria carriera di petroliere.
Pickens non è nuovo a previsioni di questo tipo. E per la verità, ci ha sempre preso. Sta di fatto che le sue dichiarazioni hanno lasciato un segno anche sulla fiammata delle quotazioni di ieri del greggio.
Secondo Pickens, dietro l'escalation dei prezzi c'è un divario tra produzione e domanda.
Una tesi sostenuta anche da un altro magnate d'oltreoceano, Warren Buffett, che non crede alla tesi delle speculazioni. E, d'altra parte, non nasconde il proprio interesse per la possibile acquisizione di una società energetica.
Le conseguenze del caro-greggio sulle tasche dei cittadini sono sempre più pesanti. Ieri in Italia la benzina ha raggiunto gli 1,493 euro al litro, aggiornando l'ultimo record che risale a soli quattro giorni fa.
A rivedere il prezzo consigliato ai gestori degli impianti, portandolo sul nuovo massimo, è stata Esso. Ma anche Api, Ip, Shell, Tamoil e Total hanno messo mano ai listini, portando il prezzo di riferimento a 1,491 euro al litro.
Quanto al gasolio, resta ad un livello di guardia, vicinissimo alla soglia di 1,49 euro al litro. A questo punto, un pieno di verde per un'auto di media cilindrata costa attorno ai 74,65 euro, mentre uno di gasolio attorno a 74,45.
La differenza, quindi, è ormai minima.
Il caro-carburanti è uno dei problemi principali che il nuovo governo si trova di fronte. La linea che il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, sembra intenzionato a seguire fa perno soprattutto su un pacchetto di misure che incidano sulla filiera produttiva e sulla rete distributiva.
Scajola lo ha detto a chiare lettere ai rappresentati dei petrolieri, convocati d'urgenza venerdì scorso. Il ministro sembra voler lavorare su interventi strutturali, che rispondano anche ai rilievi che l'Unione europea muove all'Italia giudicando la rete distributiva troppo chiusa e gravata da vincoli.
Meno probabili provvedimenti di taglio fiscale, che se mai ci saranno, dovrebbero toccare solo l'autotrasporto, settore in fibrillazione.
Ieri gli autotrasportatori di prodotti petroliferi sono scesi in campo minacciando un blocco a causa della vertiginosa salita dei costi, a partire da quello del gasolio, che si sta traducendo in un'emergenza per le imprese del comparto.
A New York il LIght crude ha poi chiuso in rialzo di 1,75 dollari a 128,80 dollari, dopo essere volato al nuovo record storico 129,60 dollari. Il Brent è a 127,73 dollari dopo aver toccato un nuovo massimo storico di 128,07 dollari.

fonte : gazzettadelsud

il blutech è ad 1,52... ma su pacci... avissumi camminari tutti a pedi o ca bike....

pomeriggio sono uscito in centro..la benzina e diesel al Q8 era 1,50 tondi tondi

ecco vedi ci dovremmo fermare per 2 giorni di fila...

PETROLIO SENZA FRENI, SUPERATI I 135 DOLLARI AL BARILE

Ennesimo record per prezzi petroliferi: sebbene temporaneamente, infatti, sui mercati asiatici e' stata sfondata la soglia inedita dei 135 dollari il barile, quasi 2 dollari in piu' rispetto al picco di ieri a New York. Lo Sweet Light Crude con consegna a luglio si e' impennato fino a raggiungere i 135,04 dollari-barile, il massimo livello mai raggiunto, per poi calare e attestarsi a 134,30 dollari. Record anche per il Brent, a quota 135,09 dollari. (AGI)

il Q8 porta il costo di benzina e gasolio a 1,530

io la faccio ormai sistematicamente a 1,50....mamma mia ma siamo pazzi... ma xke non organizziamo no sciopero...

sabato dopo essere andato a mare con un amico...abbiamo girato per mettere benzina...oramai tutti hanno 1,50, ma noi siam riusciti a trovare un distributore meno caro,vicino ganzirri che aveva 1,44 la benzina come il diesel..oggi sono ripassato li e già era 1,47...

e ormai il lo vedo sempre a 1,502 sia gasolio ke benzina...

all'agip hanno messo fino al 2 giugno la benzina a 1.42... io ho riempito il serbatoio dell'auto..

il diesel è piu caro al momento uffa...

Ennesimo record di benzina e gasolio


ROMA
È ancora record per i prezzi dei carburanti. Benzina e gasolio hanno raggiunto ieri quota 1,545 euro al litro nei distributori della Shell, con uno scarto di 8 millesimi di euro al litro rispetto a ieri l'altro che ha portato verde e diesel sui nuovi massimi. Pur mantenendosi al di sotto di questa soglia, i rincari hanno riguardato ieri anche molti altri marchi che hanno ritoccato all'insù i propri listini. Oltre a Shell, infatti, hanno fatto scattare nuovi aumenti anche Esso (+1,4 cent la benzina, +1,6 il diesel), Tamoil (+1,1 cent entrambi i carburanti), Total (+0,9 cent) ed Erg (+0,4 cent).
Spinti dalle nuove fiammate delle quotazioni del petrolio, che rimangono intorno ai 135 dollari al barile sui mercati internazionali, i prezzi del gasolio hanno così messo a segno, solo dall'inizio dell'anno, un rincaro attorno ai 23 centesimi di euro al litro. Vale a dire oltre 11 euro in più per un pieno di un'auto di medio-alta cilindrata. Forte anche l'impatto per le vetture a benzina con oltre 7 euro di aumento per un rifornimento completo ed un litro di carburante salito di oltre 14 centesimi al litro. Per il diesel il rincaro – sempre nei soli primi sei mesi dell'anno – viaggia così intorno al 17% mentre per la verde l'aumento in percentuale si attesta a quasi l'11%.
Le associazioni dei consumatori temono che le conseguenze del caro-pieno si abbattano anche sui beni alimentari, scontando i maggiori costi di trasporto. Il Codacons ha calcolato aumenti a fine anno pari a 150 euro a famiglia per la sola spesa alimentare. E suggerisce al governo «forti incentivi per quelle aziende che decideranno di utilizzare il trasporto ferroviario per trasferire i propri prodotti».
Mentre i prezzi schizzano sempre più in alto, i consumi di carburanti si contraggono.

fonte : gazzetta del sud

ci vuole uno sciopero piu massiccio non solo i pescatori...da soli non ce la fanno...

intanto ieri il Q8 vicino Grotte ha toccato 1,554

Petrolio registra un nuovo record
New York, 140 dollari al barile

Il prezzo del petrolio tocca la soglia dei 140 dollari al barile a New York bruciando un nuovo record. Il Wti è arrivato a 140,02 dollari e il Brent del Mare del Nord è salito fino a 140,37 dollari. A scatenare gli acquisti sul greggio, la dichiarazione del presidente dell'Opec che ha affermato che il barile potrebbe crescere fino a quota 150-170 dollari "nel corso dell'estate", e in caso di "gravi crisi" produttive raggiungere i 400 dollari.



Il numero uno del cartello dei paesi esportatori di greggio, , Chakib Khelil, ha motivato le sue previsioni con la possibilità che la Banca centrale europea alzi i tassi di interesse. In questo caso, infatti, la conseguenza più naturale sarebbe un rafforzamento dell'euro, a cui corrisponderebbe un calo contestuale del dollaro; fattore, quest'ultimo, che di per sè provoca un aumento nelle quotazioni dell'oro nero.

Ma a spingere di nuovo verso il massimo le quotazioni del greggio è arrivata anche la minaccia della Libia, che ha ventilato la possibilità di tagliare la produzione perchè il mercato - asseriscono i vertici della compagnia nazionale Noc - è ''sufficientemente rifornito'' il mercato. Una visione supportata dai dati positivi sulle scorte americane relative alla scorsa settimana, sostiene Tripoli.

In Italia l'allarme per gli effetti del caro-greggio resta alto. Le prospettive delineate dal Centro studi di Confindustria, dicono che i prezzi del petrolio ''arresteranno la loro corsa'', ma si manterranno sugli ''elevati livelli correnti''. Per quest'anno è così attesa una media sui 120 dollari al barile, 47 in più rispetto al 2007, mentre per l'anno prossimo si prevede una media a 130 dollari. Nel rapporto sugli scenari economici messo a punto dai tecnici di Confindustria, si legge che per vedere una vera inversione di tendenza bisognerà attendere il 2009: da prossimo anno di farà ''significativa la probabilità del verificarsi di un calo delle quotazioni del petrolio a 90 dollari al barile''.

www.tgfin.it

non malemu nui... dovremmo bloccare e bloccarci tutti...

ke vuol dire fino al 2013... e come si va avanti cosi per 5 anni??? mi dannu iddi i soddi

da due giorni è scalata...ieri si trovava all'agip a 1,47 ... oggi a 1,45

Nessuno compra più benzina e il prezzo crolla a 123 dollari al barile

NEW YORK 25/07/2008 - Clamoroso tonfo del greggio oggi a Wall Street. Il prezzo dell’oro nero è sceso sotto i 123 dollari al barile. Un record dopo essere arrivato quasi a quota 150. ancora più clamoroso che a provocare la colata a picco siano stati i consumatori. Stressati dal caro petrolio, gli automobilisti hanno pensato bene di iniziare a muoversi a piedi o in bicicletta. Provocando un crollo nei consumi di benzina. E così – abbracadabbra – il prezzo è crollato.


http://www.cronacaqui.it/news-nessuno-compra-piu-benzina-e-il-prezzo-crolla-a-123-dollari-al-barile_10325.html

ultraleo ha scritto:

da due giorni è scalata...ieri si trovava all'agip a 1,47 ... oggi a 1,45

bhe io ho visto ke è scesa pero non come dici tu... ma ad 1,49...

ultraleo ha scritto:

Nessuno compra più benzina e il prezzo crolla a 123 dollari al barile

NEW YORK 25/07/2008 - Clamoroso tonfo del greggio oggi a Wall Street. Il prezzo dell’oro nero è sceso sotto i 123 dollari al barile. Un record dopo essere arrivato quasi a quota 150. ancora più clamoroso che a provocare la colata a picco siano stati i consumatori. Stressati dal caro petrolio, gli automobilisti hanno pensato bene di iniziare a muoversi a piedi o in bicicletta. Provocando un crollo nei consumi di benzina. E così – abbracadabbra – il prezzo è crollato.


[url=http://www.cronacaqui.it/news-nessuno-compra-piu-benzina-e-il-prezzo-crolla-a-123-dollari-al-barile_10325.html

http://www.cronacaqui.it/news-nessuno-compra-piu-benzina-e-il-prezzo-crolla-a-123-dollari-al-barile_10325.html[/quote[/url]]

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa finalmente... era pure ora ke il prezzo scende e dovrebbe scendere ancora di piu... e ritornare almeno a 100 dollari... e cosi forse si inizierebbe a ragionare...

Il vero prezzo del petrolio? 80 dollari a barile…


La fonte è insospettabile ed è stata citata dal Sole 24Ore: un petroliere, Jesus Reyes Heroles, amministratore delegato di Petroleos Mexicanos, confermando i calcoli di diversi analisti, ritiene che il prezzo del barile oggi sarebbe di 80 dollari se non ci fosse la speculazione a spingere le quotazioni dell’oro nero. Ovvero, ai prezzi di martedì scorso, il 38% in meno.
Intanto il Congresso Usa sta studiando delle misure per limitare le operazioni sui derivati del greggio e il suo organismo di controllo, la Commodity Futures Trading Commission, ha messo sotto accusa un fondo olandese per aver manipolato il mercato dei futures nel marzo 2007. L’inchiesta è solo agli inizi e devono essere esaminati decine di casi sospetti.
Da quando sono uscite queste notizie, il prezzo del petrolio è crollato, passando da 146 a 126 dollari. Solo perché il mercato teme un rallentamento della congiuntura mondiale? O (anche) perché è in corso una ritirata parziale degli speculatori, spaventati dalle notizie provenienti da Washington?