Assistenza a diversamentiAbili

ma hai mandato l'email a tempostretto ??

«Salve ,sono Antonio di Messina vi scrivo perchè ho bisogno d'aiuto,tutta la città ne ha bisogno; l'argomento toccato sono i disabili (nella mia famiglia 2 fratelli fanno parte di questa categoria,quindi l'argomento mi tocca tanto) vogliono togliere l'assistenza,quel poco che c'è, nelle scuole,tagliare i fondi e lasciare le associazioni al loro destino. Cosa si deve fare cosa possiamo fare??? Avanti cosi non si può più andare ho bisogno di sapere come intervenire,la politica ci sta abbandonando e di mezzo ci va chi colpa non ne ha,questo è giusto?gia bastano le difficoltà che affrontiamo chi come me ha questi problemi. Cordiali saluti».

si... vediamo come è finita oggi...

Bravo Antonio

bravo...ancora non sto ottenendo niente pero... se continua cosi domenica mi metto al comune con uno striscione...

Servizi sociali: proroga sino al 31 gennaio 2009

Maury ha scritto:

Servizi sociali: proroga sino al 31 gennaio 2009

stavo proprio in questo momento leggendo l'articolo su www.tempostretto.it

Maury ha scritto:

Servizi sociali: proroga sino al 31 gennaio 2009

bhe per qualche mese... prorogano pero non risolvono mai i problemi... mi dite cosa posso organizzare?cosa possiamo anzi...uniti si puo

Il consiglio comunale accelera, la giunta pure. Oggi variazione di bilancio per i servizi sociali

Ieri a Palazzo Zanca il consiglio si è finalmente messo in moto con diverse delibere. L’esecutivo avvia l’analisi sulla finanza derivata e rielabora il piano di alienazione di immobili

Messe da parte, almeno per una sera, beghe di partito e scaramucce politiche che poco riguardano gli enormi problemi della città, il consiglio comunale riunitosi nel tardo pomeriggio di ieri si è deciso finalmente ad accelerare i lavori, sfornando una serie di delibere di indirizzo all’amministrazione di una certa importanza. Via libera, dunque, alla rimodulazione della sosta a pagamento all’interno della Ztl, all’innalzamento del limite di velocità nella Panoramica (da 50 a 70 chilometri orari), all’istituzione dell’ufficio Film Commission e alla individuazione di un’area nel Comune dove realizzare un termovalorizzatore, tutti incarichi dati alla giunta.

Nulla da fare per il rifinanziamento dell’Acquario comunale, proposto da un Marcello Greco, capogruppo del Pd, lasciato solo in questo caso anche dai colleghi dell’opposizione (ma non è una novità). Le perplessità sull’Acquario erano state manifestate da diversi consiglieri nei corridoi di Palazzo Zanca fin dalla mattinata, per questo è stato chiesto un nuovo giro di ricognizione in commissione.

Questa sera il consiglio sarà chiamato ad un nuovo, importante appuntamento: sul tavolo l'esame della variazione al bilancio di previsione 2008, e nel dettaglio il trasferimento di somme verso i servizi sociali, dopo l’accordo raggiunto dall’amministrazione con i sindacati nella riunione di lunedì. La variazione andrà approvata oggi, dopo l’obbligatorio passaggio in I commissione che si riunirà in seduta straordinaria in mattinata, in quanto sono scaduti gli appalti per le cooperative sociali.

Lavoro intenso, a Palazzo Zanca, anche per la giunta, che ha approvato, tra l’altro, l'analisi tecnico legale specialistica in materia di ingegneria finanziaria sugli strumenti di finanza derivata, che sarà curata dalla Ifa Consulting srl di Verona per avere uno screening delle operazioni di finanza derivata già attivate dal Comune, dopo le preoccupazioni sollevate nei giorni scorsi dal consigliere del Pdl Nello Pergolizzi. Esitata, inoltre, la verifica annuale della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie e la rielaborazione del programma di alienazione degli immobili comunali nel quale sono state fissate la priorità in funzione delle necessità economico-finanziarie di Palazzo Zanca, senza proseguire il percorso a suo tempo scelto dal Comune, per una dismissione dell'intero patrimonio.

iniziano a muoversi bene...e poi una cosa appunto che non devono pensare al loro partito ma a Messina ed ai Messinesi quando avranno risolto penseranno ai loro comodi

ecco cosa mi hanno risposto... che faccio???




Egregio Signor Antonio,

non è chiaro l’oggetto di richiesta di aiuto. Pertanto è bene prenda contatti telefonicamente ai numeri che trova in alto indicati oppure che invii una email piu’ dettagliata ed esaustiva.

E’ bene che sia consapevole che questo ministero non ha poteri di intervento né ha finanziamenti per i cittadini. Nell’ipotesi ci siano delle riduzioni di stanziamenti per le persone con disabilità erogati dal Comune consideri che la riforma del titolo V della Costituzione dà autonomia gestionale dei comuni, nel rispetto delle risorse disponibili e, anche, nel rispetto dei parametri della normativa dell’ISEE per le definizioni di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate (Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 modificato dal Decreto legislativo 3 maggio 2000, n. 130 e Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 maggio 1999, n. 221 modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 aprile 2001, n. 242

Laddove emergano dei dubbi di irregolarità amministrativa lei può invece ricorrere al difensore civico, per i suoi diritti nei confronti della pubblica amministrazione.

Se il problema è di riduzione finanziamenti, le associazioni numericamente piu’ rappresentative possono rappresentare la situazione alle forze politiche.

Nella speranza di essere stata in qualche modo utile, con viva cordialità, Mirella Ciani

quindi ke mi dite??? cosa faccio di cio ke mi hanno risposto...???

Antonio, purtroppo devo allegare questo articolo che non farà piacere a parecchia gente... :

Servizi sociali, nella notte il verdetto: il Consiglio comunale scioglie l'Istituzione Poco dopo l'una, votazione storica dell'aula dopo circa sei ore di seduta. Non sono mancate le polemiche e gli scontri, dubbi sul futuro del settore Tanto tuonò che alla fine piovve. Il Consiglio comunale ha deciso di sciogliere l'Istituzione per i Servizi sociali, approvando la delibera proposta dall'esponente del Pdl Angelo Burrascano e rimettendo nelle mani dell'amministrazione un settore tra i più delicati della cosa pubblica, sia per l'utenza destinataria dei servizi stessi sia per l'indotto occupazionale interessato. La votazione, che si può tranquillamente definire storica per la sua portata (si tratta comunque della soppressione di un ente), giunge al termine di una vera e propria maratona del consiglio, iniziato intorno alle 19 e conclusosi poco dopo l'una di notte. In mezzo riunioni di gruppo, dibattiti, scontri, abbadoni d'aula e quant'altro, con il numero legale che ha vacillato ma alla fine ha retto, grazie anche al senso di responsabilità di chi, pur contrario allo scioglimento dell'Istituzione, ha sfidato stanchezza e rabbia rimanendo al proprio posto. In teoria la votazione di questa notte sancisce quanto il sindaco Giuseppe Buzzanca aveva affermato nel proprio programma elettorale, eppure non è illegittimo il sospetto che alla fine il primo cittadino avrebbe preferito una soluzione diversa da quella adottata dal consiglio, tant'è vero che tra i più indispettiti per l'andamento dei lavori si registra il consigliere forse più vicino a Buzzanca, Salvatore Ticonosco. Vano anche il tentativo di Pippo Trischitta (Gruppo Misto), firmatario di un emendamento che proponeva di tenere in vita l'Istituzione, di rinviare ulteriormente la discussione «perché non conosciamo i contenuti della ordinanza del giudice del lavoro che boccia le delibere del commissario Sinatra». Il quale, lo ricordiamo, nel periodo in cui "reggeva" Palazzo Zanca aveva già sciolto l'Istituzione, prima di essere stoppato dal Tribunale per comportamento antisindacale. Secondo Pippo Capurro «votiamo un atto deliberativo incompleto», un atto che qualcuno, lo ripetiamo, avrebbe voluto fermare. Ma alla fine la forza dei numeri ha prevalso. Perché a parte le posizioni più o meno contrarie allo scioglimento dei vari Capurro, Sauta, Caprì e, appunto, Ticonosco e Trischitta, il resto dell'aula era compatto sulla soppressione, dalle due anime dell'Udc e quelle dell'Mpa, passando per Risorgimento Messinese e i vari satelliti del Pd. Tanto che alla fine anche qualche dissenziente è tornato sui suoi passi, con il responso finale che è di 21 favorevoli, un astenuto e un solo contrario, Trischitta appunto. Prese di posizione maturate nel corso di riunioni tenutesi a Palazzo Zanca prima dell'apertura dei lavori. Non sono mancati momenti di tensione, con scontri verbali tra alcuni consiglieri e tra Trischitta e l'assessore Pinella Aliberti, presente ai lavori fino al verdetto finale. Proprio dalla Aliberti ci si aspettava, forse, qualche risposta in più in merito al futuro dopo l'abolizione dell'ente. Perché la grande incognita, adesso, è proprio questa: che ne sarà dei servizi sociali a Messina? La delibera è chiara: tutto passa nelle mani dell'assessorato, che si ritrova a gestire un macigno non da poco. Che ne sarà del sistema cooperativistico che ha gestito sinora l'intero comparto? E di conseguenza, saranno salvaguardate le forze lavorative? L'amministrazione ha un progetto per migliorare un settore relegato ai bassifondi delle classifiche italiane? Sono interrogativi ai quali il sindaco Buzzanca e la sua coalizione dovranno dare risposte immediate, perché quello che il consiglio comunale è stato più volte sul punto di fare oggi si è compiuto: l'Istituzione dei Servizi sociali, quell'ente ritenuto da tanti un inutile carrozzone, non c'è più. I tanti lavoratori e soprattutto gli sfortunati cittadini messinesi che di questo settore hanno bisogno vitale e quotidiano ci sono ancora e pretendono chiarezza.

Sebastiano Caspanello

www.tempostretto.it

SINDACO E POLITICI VERGOGNA...

Dopo le sollecitazioni di ieri mossi dalla UIL All’amministrazione comunale presieduta da Buzzanca, oggi è nuovamente salito alla ribalta il tema Servizi sociali. A pronunciarsi adesso sono quattro consiglieri: Carreri, Pergolizzi, Canfora e Cantello. I quattro hanno presentato al primo cittadino, l’On. Buzzanca, una nuova interrogazione per sollecitare lo scioglimento del nodo Servizi Sociali.

Il prossimo 31 marzo scadranno infatti le proroghe concesse dopo la mancata presentazione di risposte. A rischio ora sono asili nido e centri di aggregazione giovanile. Fino ad oggi, denunciano i Consiglieri sopra citati, non hanno avuto alcuna risposta in merito alla possibilità di partecipare alla prossima seduta di Consiglio per decidere sulle iniziative che si intendono prendere in merito al problema, un problema che sembra ricevere forse la giusta considerazione. Se non si prenderà subito una decisione a pagare le spese più alte saranno i quartieri con più alto rischio di devianza minorile, sottolineano i quattro. Anche sotto il profilo occupazionale la situazione non cambia, hanno dichiarato i consiglieri, che aggiungono nel loro atto di denuncia un altro punto fondamentale.

Infatti “al di là degli annunci relativi alla “stabilizzazione” dei lavoratori impiegati nelle diverse Cooperative sociali, - spiegano i quattro consiglieri - perdurando la mancanza di determinazioni da parte dell’Amministrazione Comunale atte a garantire la continuità delle attività assistenziali e quindi la continuità dell’attività dei lavoratori, potrebbe configurarsi, altresì, il danno grave ed irreparabile per i lavoratori che perderebbero i requisiti per la continuità lavorativa e il relativo assorbimento degli stessi nell’organico della società subentrante, vanificando la clausola di salvaguardia del posto di lavoro previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro vigente, esercitabile solo ed esclusivamente in costanza di servizio dei lavoratori e non è da escludere infatti che a giorni vengano recapitate le lettere di preavviso di licenziamento ai lavoratori visto che la legge ne prevede la consegna da un minimo di 30 a un massimo 60 giorni".

La richiesta che i consiglieri fanno a Buzzanca è quella "di porre in essere le opportune iniziative, affinché, preso atto delle imminenti scadenze dei servizi degli asili nido e dei Centri di Aggregazione Giovanile dei quartieri a maggiore rischio di devianza minorile, prevista il 31 marzo p.v. e delle successive scadenze previste per tutti i restanti servizi sociali essenziali, previsti il 30 aprile p.v., sia scongiurata l’interruzione delle prestazioni medesime, evitando, così, di mettere a serio rischio i diritti irrinunciabili dell’utenza assistita e nel contempo compromettere la tutela dei lavoratori e il relativo passaggio diretto nell’organico della società subentrante nella gestione, diritto esercitabile solo ed esclusivamente in costanza di servizio".

Antonina Spanò
www.infomessina.it