dal mondo della politica

09/02/2008
Torna di moda il Ponte, Franceschini (Pd) e Ciucci (Anas) dicono si


La campagna elettorale è gia partita e si cominciano a delineare piani e progetti dei diversi schiaramenti. Uno che ci interessa da vicino è quello legato al Ponte sullo Stretto, da anni al centro di diversi dibattiti tra CdL e Unione e che torna oggi di grande attualità.
A parlarne è il vice segretario del Pd Dario Franceschini, che in una pubblica uscita a Cosenza ha rivelato: "Il Ponte sullo Stretto? E perché no", aprendo un nuovo possibile ciclone di polemiche con la sinistra radicale.
Tra l'altro si tratta di un "ritorno di fiamma" tra la maxi opera e il centrosinistra, visto che prima del Governo Prodi, il rappresentante dell'allora Margherita Francesco Rutelli si era detto favorevole alla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

Un altro che il Ponte se lo sogna anche la notte è l'ex amministratore delegato della società "Stretto di Messina" Pietro Ciucci, attualmente presidente nazionale dell'Anas. Anche lui incalzato dai cronisti ha commentato: "Cosa provo, a un anno dal mio insediamento alla guida dell’Anas, a vedere che i fondi Fintecna dedicati al Ponte vengono stornati proprio per la viabilità in Calabria e Sicilia? Cosa provo a sentire le parole di Franceschini? A quel 'perché no?' io risponderei '…sì, grazie!', perché la scelta non ha caratterizzato una preferenza immutabile né definitiva del Governo e soprattutto perché la Calabria e la Sicilia hanno bisogno d’infrastrutture così".
Parole chiare quelle di Ciucci, che si è anche sbilanciato condendo il tutto con una sfida personale: "io credo che specialmente se noi avremo dimostrato attraverso la gestione dell’Anas di saper dare al Mezzogiorno le risposte che si attende, il Ponte sullo Stretto alla fine verrà realizzato certamente, come ideale ultimo lotto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria".

anche Berlusconi nel suo programma dà priorità al Ponte sullo stretto...

e vediamo quando lo faranno....

credo che se salirà Berlusconi qualche buona chance ci sarà...

Tutto sommato era prevedibile! Nuova campagna elettorale, nuova campagna pro o contro il ponte sullo Stretto.
Nulla di nuovo, insomma, eppure gli schieramenti tornano a scontrarsi anche su una questione che da decenni tiene banco nelle disquisizioni elettorali.

Silvio Berlusconi lo promette: “Se torneremo al governo, una delle prime cose che faremo sarà dare il via al ponte”

"Il ponte sullo Stretto di Messina non è una priorità, la Sicilia ha bisogno di valorizzare i suoi approdi naturali" – replica Anna Finocchiaro, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione siciliana che prosegue affermando: “E' inaccettabile che non esista una dorsale delle ferrovie est-ovest - ha aggiunto la senatrice del Pd - è incredibile che le gallerie siciliane non siano in grado di far passare i carri ferroviari perché non sono alte abbastanza".


E mentre ancora in seno al Pdl si discute sulla eventuale candidatura di Stefania Prestigiacomo alla presidenza della Regione, la candidata del Pd si trova oggi a Palermo per aprire, confortata dalla presenza di Rita Borsellino, la campagna elettorale.

www.tempostretto.it

bhe non credo ke pero sia tanto facile adesso dare il via al ponte...ma staremo a vedere...

FINI: "SI' ALLA REALIZZAZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO"

“Quando saremo - dichiara il leader di An- al governo daremo un nuovo impulso alla realizzazione di quelle infrastrutture indispensabili per porre la Sicilia e il Mezzogiorno nelle condizioni di essere più competitivi sui mercati”.


(31/03/2008)
La Sicilia“ha una sua dignità” e non ha certo bisogno “di prediche paternalistiche che le dicano di ribellarsi alla mafia”. Gianfranco Fini è lapidario nell’affrontare nella sua visita nell’Isola (a Catania e Palermo) uno dei temi più scabrosi della campagna elettorale siciliana. Per il presidente di An "lasciano il tempo che trovano le parole di Veltroni e della Finocchiaro che affermano - ha aggiunto - che è sottile il muro che divide la destra dalla criminalità, si tratta di propaganda. La sinistra ha una cultura vecchia in questo campo perchè non sa coniugare legalità con autorità". Per Fini “ciò di cui la Sicilia ha bisogno è solo dello Stato” della sua presenza e delle sue istituzioni. Fini ha poi chiarito che “quando saremo al governo daremo un nuovo impulso alla realizzazione di quelle infrastrutture indispensabili per porre la Sicilia e il Mezzogiorno nelle condizioni di essere più competitivi sui mercati”. Su tutte il Ponte sullo Stretto, ritenuto il “biglietto da visita” della Sicilia.


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ecco si ma è 100 anni ke fanno parole ora lo vogliamooooooooooooooooooooo

BERLUSCONI: "IL PONTE SULLO STRETTO SI FARA' "

Il neo premier ha aggiunto: “il Sud fa parte delle nostre sette missioni, abbiamo pronti interventi lungamente messi a punto a partire dalle infrastrutture". Elogi a Raffaele Lombardo per l’importante risultato elettorale.


(17/04/2008)
Nella sua conferenza stampa, tenuta a Palazzo Grazioli, il leader del Pdl Silvio Berlusconi ha dichiarato che “il Sud fa parte delle nostre sette missioni, abbiamo pronti interventi lungamente messi a punto a partire dalle infrastrutture, come il ponte sullo Stretto, dal contrasto alla criminalità organizzata e dalla fiscalità compensativa”. Il neo premier ha confermato “l’impegno a procedere con tempestività per i problemi del sud” ed elogiato Raffaele Lombardo per l’importante risultato elettorale ottenuto in Sicilia. “Il Ponte sullo Stretto va fatto e se c’è la mafia la si prende a calci nel sedere”, ha affermato sul tema il neogovernatore. “A chi dice che rischia di essere un grande regalo alla mafia replico che è un luogo comune di chi non vuol far fare nulla in Sicilia” ha poi aggiunto Lombardo.

ultraleo ha scritto:

BERLUSCONI: "IL PONTE SULLO STRETTO SI FARA' "

Il neo premier ha aggiunto: “il Sud fa parte delle nostre sette missioni, abbiamo pronti interventi lungamente messi a punto a partire dalle infrastrutture". Elogi a Raffaele Lombardo per l’importante risultato elettorale.


(17/04/2008)
Nella sua conferenza stampa, tenuta a Palazzo Grazioli, il leader del Pdl Silvio Berlusconi ha dichiarato che “il Sud fa parte delle nostre sette missioni, abbiamo pronti interventi lungamente messi a punto a partire dalle infrastrutture, come il ponte sullo Stretto, dal contrasto alla criminalità organizzata e dalla fiscalità compensativa”. Il neo premier ha confermato “l’impegno a procedere con tempestività per i problemi del sud” ed elogiato Raffaele Lombardo per l’importante risultato elettorale ottenuto in Sicilia. “Il Ponte sullo Stretto va fatto e se c’è la mafia la si prende a calci nel sedere”, ha affermato sul tema il neogovernatore. “A chi dice che rischia di essere un grande regalo alla mafia replico che è un luogo comune di chi non vuol far fare nulla in Sicilia” ha poi aggiunto Lombardo.

spero propio ke con il suo ritorno veramente si faccia ke iniziano i lavori... è importante per tutta la regione e per l'Italia stessa,quindi cerchiamo di farlo di dare una botta di sveglio a questa citta e no di abbatterla per sempre...

se si deve fare che si faccia...e non che si inizi e non si finisca...

ricorda ke sono ditte estere ke gia hanno costrutito diversi ponti e non italiani dove ci sono milla detti... quando iniziano finiscono...

I LEADER DEL PDL IN CORO: "LA SICILIA MERITA IL PONTE"


Tutti d'accordo sul Ponte sullo Stretto i leader del Pdl alla "prima" del partito a Roma. E a chi dice che è un regalo alla mafia Lombardo risponde: "La mafia la prendiamo a calci nel sedere". E a Berlusconi chiede un Ministero per l'Mpa.


Lo schiacciasassi Pdl al gran completo a Roma per la prima riunione all'indomani dell'elezione.

l leader del Pdl Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Umberto Bossi hanno incontrato Raffaele Lombardo, reduce da una vittoria schiacciante.

"Quello di Lombardo - hanno detto - è un successo straordinario, credo il record per le elezioni regionali. Con il 65% dei voti ha più che doppiato Anna Finocchiaro ferma al 30%".

"Il sud fa parte delle nostre sette missioni, abbiamo pronti interventi lungamente messi a punto a partire dalle infrastrutture dal contrasto alla criminalità organizzata e dalla fiscalità compensativa". Ha ribadito il tre volte premier nel corso della conferenza stampa.

Ed è qui che viene il nodo Ponte sullo Stretto, una delle parole chiave della campagna elettorale targata Pdl: "il Ponte si farà - hanno detto i leader al completo - è ciò di cui il sud ha bisogno".

Ma a Lombardo un accordo sul ponte non è bastato. Dopo aver dichiarato, contro chi dice che il ponte sarebbe solo una fonte di arricchimento per la criminalità organizzata che la mafia lui la prende a calci nel sedere, il leader dell'Mpa ha ribadito la sua richiesta di presenza del suo partito nel prossimo governo Berlusconi.

"Voglio un ministro, naturalmente - ha detto Lombardo - Perchè non dovremmo avere la dignità di un ministero e pensare agli strapuntini e quant'altro?"

"Nel governo non possiamo non esserci - spiega Lombardo - ci sono sottosegretari, viceministri, autisti dei ministri, ma noi vogliamo un ministero per controllare l'attuazione del programma. Uno dei punti, il quinto, è relativo al sud. Non capisco perchè non dovremmo verificare che tutto vada per il meglio".

e non è cio ke hai scritto sopra... a posta mi dici 2 voti con la seconda migliore dilla ta navota...okkk compare.... pero ci sono speranza a quanto capisco...

Adesso il Ponte sullo Stretto piace anche al Pd. E Impregilo rilancia: «Non ci siamo mai fermati»

Il senatore De Pena: «Non mi risulta che Veltroni si sia espresso contro». Talarico, vicepresidente di Impregilo: «Il contratto firmato è tuttora valido»

«Il Ponte? Non ci siamo mai fermati». A parlare è Antonio Talarico, vicepresidente di Impregilo, la società che guida la cordata aggiudicataria della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Un'opera messa nel cassetto dal governo Prodi (ma a questo punto viene il dubbio quel che cassetto non sia mai stato chiuso definitivamente), e adesso tornata prepotentemente di moda col ritorno a Palazzo Chigi di colui che ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia, Silvio Berlusconi, senza dimenticare che la Regione Sicilia è guidata dall'autonomista Raffaele Lombardo, che ha messo il Ponte in cima al suo programma. Così alla Impregilo gongolano, tanto che nella settimana post elezioni il titolo in borsa è schizzato di quasi il 14%. «La cordata che ha vinto la gara per il ponte sullo Stretto sta andando avanti, - ha affermato Talarico - non ci siamo mai fermati». Il vicepresidente di Impregilo ha aggiunto che il contratto stipulato è valido è che «La cordata deve predisporre il progetto esecutivo, il committente deve mettere a disposizione le aree sulle due sponde dello Stretto». Come finanziare il Ponte? Dovrebbero tornare a Fintecna i 1,5 miliardi revocati dal Governo Prodi, e destinati ad altre infrastrutture (circa 250 milioni di questi destinati a Messina).

Anche Altero Matteoli, prossimo ministro alle Infrastrutture, ha dichiarato a Famiglia Cristiana: «Il Ponte un sogno? Lo era. Già due anni fa, prima di Prodi, erano state firmate tutte le autorizzazioni. Adesso basta cominciare. Fra l’altro è l’unico modo, partendo da lì, per continuare in Sicilia rifacendo le ferrovie e le strade». Che il Ponte, comunque, fosse un pallino di Berlusconi e, in generale, di gran parte del centrodestra era cosa nota a tutti. La notizia è che adesso l'idea inizia a piacere anche al Pd. Nella campagna elettorale per le regionali Anna Finocchiaro, candidata del Pd, è stata più volte "accusata" dal rivale Lombardo di non prendere una posizione netta sul Ponte. Posizione che invece viene presa da Luigi De Sena (nella foto), ex prefetto di Reggio Calabria e ora senatore del Pd. «Se la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina è una priorità del nuovo Governo - ha affermato - questo di certo soddisferà la vera priorità della Calabria, cioe' l'aspetto infrastrutturale». Un sì convinto, dunque. E sulle temute inflitrazioni mafiose: «C'è questo rischio senza dubbio, sotto l'aspetto normativo c'è una catena di controllo che bisogna sviluppare e snellire. Bisogna avere una collaborazione a tutto campo da parte di tutte le istituzioni che devono convergere su un personaggio che è in grado di assumere responsabilità nell'individuazione di percorsi che possano dare risultati di contenimento dell'azione mafiosa». E Veltroni che ne pensa? De Sena sembra avere pochi dubbi: «Indipendentemente dalla mia idea personale, io penso che questa posizione favorevole possa essere condivisa da tutto il Pd. Non mi risulta che il nostro leader Veltroni si sia espresso contro il Ponte sullo Stretto. Come parlamentare della Calabria, per risolvere il problema infrastrutturale della regione bisogna fare il Ponte sullo Stretto di Messina».

Chi non cambia idea e, anzi, si mostra stizzita per questo improvviso cambio di rotta è Rita Borsellino, reduce dal fallimentare "tandem" con la Finocchiaro e aspirante leader dell'opposizione in Sicilia, qualora la legittima "proprietaria" del seggio all'Ars dovesse rinunciare in favore del Senato: «Il Pd - ha dichiarato alla radio - dovrebbe spiegare perché ha cambiato idea sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Noi diciamo di sì alle infrastrutture per la Sicilia. Dopo che le avremo realizzate parleremo del Ponte e del suo impatto».

www.tempostretto.it

per fortuna meno male ke i 2 partiti sono d'accordo...

Impregilo, via alle scommesse
Riparte il Ponte sullo Stretto?

di Big Trader

Sul mercato azionario domestico torna a mettersi in luce il titolo di Impregilo. Raffica di ordini d'acquisto sul listino. Che succede? Semplice, c'è chi scommette sulla possibile riapertura del progetto per il Ponte sullo Stretto. Effetto Messina, insomma. Dopo le parole che vanno proprio in questo senso del neo-ministro Matteoli. Impregilo aveva vinto la relativa gara di appalto durante il precedente governo Berlusconi. Tutto poi era stato stoppato dall'esecutivo Prodi.


Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli sembra proprio voler riaprire il discorso. "Va rimesso in moto": queste le sue parole a proposito del Ponte. E la Borsa subito reagisce, in positivo. Fari puntati sul titolo Impregilo. Il consorzio industriale guidato da Impregilo aveva vinto la gara nel marzo del 2006. Vedendosi così aggiudicare il maxi contratto per la progettazione e la realizzazione della grande opera. Dopo l'accantonamento stabilito dal governo Prodi (su pressione della sinistra radicale) Impregilo aveva sempre ribadito la validità del contratto firmato.

Secondo il titolare delle Infrastrutture è un'opera essenziale perché rappresenta un volano per l'economia dell'intero Sud

Matteoli: il Ponte sullo Stretto di Messina va rimesso in moto


Gabriella Sestrieri
ROMA
«Il Ponte sullo Stretto di Messina va rimesso in moto». Tra le sue primissime parole, dopo aver giurato come nuovo ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli conferma che verrà rispolverato il progetto «sospeso dal governo Prodi». Il neo ministro delle Infrastrutture era stato chiaro nell'indicare il Ponte sullo Stretto tra le sue priorità: «Un'opera essenziale». Lo aveva detto, quando la campagna elettorale era solo alle prime battute, in un confronto con il ministro uscente Antonio Di Pietro: simbolo dell'approccio radicalmente diverso sulle infrastrutture dei due schieramenti politici che si sono passati il testimone al governo, per il nuovo ministro «è un'opera essenziale non solo perché rappresenterebbe un volano per l'economia dell'intero Sud ma anche perché la sua realizzazione, in massima parte a carico di finanziamenti privati ed europei, obbligherebbe lo Stato a fare altre infrastrutture, ferroviarie, autostradali, viarie, che mancano e di cui Sicilia e Calabria hanno particolare necessità».
Un ragionamento inverso rispetto a quello che aveva portato il governo uscente ad accantonare il progetto. L'ex ministro Di Pietro lo ha ripetuto decine di volte: il governo Prodi ha rivisto l'elenco delle opere della Legge Obiettivo, vanto del precedente governo di Berlusconi, perché con risorse in cassa giudicate insufficienti ha ritenuto giusto individuare delle priorità. No al Ponte, quindi, senza prima modernizzare l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, per esempio.
Per Matteoli è vero il contrario: realizzare il Ponte servirà da volano per le altre opere che servono a non farne una cattedrale nel deserto, integrandolo in una moderna via di comunicazione verso Nord Italia e Roma. «Oltre al Ponte e alle opere di contorno che il centrodestra si impegna a far ripartire – spiega – ci sono altre priorità, come i due corridoi transeuropei dell'alta velocità».
Matteoli eredita altri dossier delicatissimi, trascinati di governo in governo: la linea ferroviaria Torino-Lione, ancora in attesa che venga definito il tracciato dopo le barricate in Val di Susa e le dighe mobili del Mose per difendere Venezia dall'acqua alta. Da ex ministro dell'Ambiente Matteoli ne conosce bene le criticità. Mentre da livornese, attento alle esigenze della sua terra, ha a cuore anche progetti come l'autostrada tirrenica e la ferrovia Roma-Genova. Ma in agenda il Ponte sarebbe ai primissimi posti.
È un impegno preso anche da Berlusconi: «Il Ponte sullo Stretto si farà». Così, all'indomani della vittoria del centrodestra, a Piazza Affari le azioni di Impregilo hanno salutato l'arrivo del nuovo governo con un netto rialzo. È la capofila della cordata che nel 2005 si è aggiudicata la gara per la realizzazione del Ponte, battendo i concorrenti guidati da Astaldi, con una offerta da 3,88 miliardi. Il contratto è ancora «vero e valido», ha ribadito il presidente di Impregilo, Massimo Ponzellini.
Esulta il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo: «È una svolta storica che Matteoli ribadisce confermando l'impegno del premier Berlusconi. Sono certo, che basteranno 6 mesi per avere il progetto e la provvista finanziaria necessaria. La Sicilia – conclude Lombardo – è pronta a fare la sua parte».

gazzettadelsud

Ponte Stretto: Matteoli, i lavori inizieranno entro il 2009
Legambiente: si profila danno ambientale e regalo alle mafie

(ANSA) - PALERMO, 11 MAG - 'Il ponte sullo Stretto si fara' e i lavori inizieranno entro il 2009': lo ha detto il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli. Intervistato dal quotidiano La Sicilia, Matteoli ha sottolineato che 'prima di tutto e' un impegno preso con gli elettori'. Replica il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza: 'con l'avvio dei lavori, oltre allo stravolgimento ambientale che l'opera comporterebbe, vediamo purtroppo profilarsi all'orizzonte un grande regalo alle mafie'.

Ponte Stretto: presidente Anas, nel 2010 posa prima pietra
'Come se fosse ultimo tratto Salerno- Reggio Calabria'

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 19 MAG - 'Il Ponte sullo Stretto si sta riavviando. Nel 2010 la posa della prima pietra', ha detto il presidente dell'Anas. Pietro Ciucci lo ha dichiarato partecipando oggi nella Prefettura di Reggio Calabria ad una conferenza di servizio sulle problematiche dell'ammodernamento del tratto finale dell'A3. 'E' come se si trattasse - ha aggiunto - dell'ultimo lotto della Salerno-Reggio Calabria ed il completamento del 'corridoio' Berlino-Palermo.

diventera Salerno-Messina... unira tutta l'Italia... devono capire questo...

PONTE: SECONDO CIUCCI NEL 2016 SARA' REALTA'


Il Presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, in un'intervista all'Anas dichiara che la prima pietra dell'opera sarà posta nel 2010. Nel 2016 il Ponte sarà realtà. Il ministro Matteoli gli invia una lettera che di fatto riapre l'Iter per la realizzazione dell'infrastruttura.

Riavviato ufficialmente l’iter per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Il Ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, ha inviato oggi una lettera al Presidente della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nella quale ribadisce l’impegno in favore della realizzazione dell’opera.

Non una semplice dichiarazioni d’intenti, ma un vero e proprio invito alla Società affinché vengano avviati gli adempimenti istruttori necessari.

E si azzardano anche date precise: metà 2010 per l’avvio dei cantieri e inizio 2016 per l’inaugurazione dell’opera. Il Popolo delle Libertà, che nel programma elettorale aveva espresso a chiare lettere l’intenzione di riprendere l’iter per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, mantiene dunque l’impegno annunciato.

Non serviranno neppure nuove gare, come afferma Piero Ciucci : “I contratti stipulati nel 2006 – dice - sono tutti validi. Sarà necessario un aggiornamento della convenzione che lega la Società Stretto di Messina con il concedente che è il Ministero delle Infrastrutture”.

Il contraente generale a cui verrà dato ordine di inizio attività è l’Impregilo. La travagliata storia del Ponte era ferma alla decisione della Commissione Bilancio del Senato, sulla base di un emendamento del relatore al decreto fiscale che accompagnava la Finanziaria del 2008: allora si era deciso per la soppressione della Stretto, che invece torna oggi a rivivere attraverso le dichiarazioni di Matteoli: “Il primo compito che hanno i ministri – ha detto – è rispettare gli impegni presi”.

E proprio nel giorno della risurrezione del Ponte a frenare sul progetto è Mario Sarcinelli, presidente di Dexia Crediop, istituto che ha come core business proprio il finanziamento delle opere pubbliche (oltre 54,4 miliardi di attività totali consolidate nel 2007).

“Le opere pubbliche necessarie all’Italia sono i trasporti – ha detto a margine di un convegno svoltosi a Roma – ma tra queste non c’è, certamente, il Ponte di Messina”.

quindi finito nel 2016...m****a gia saro nonno ... bhe speriamo in bene....

esagerato...2016 già nonno...

comunque la prima pietra dovrebbe essere nel 2010